METODO AIT BERARD
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L'AIT è un programma di ascolto non-invasivo, sviluppato dal Dr. Guy Bérard, un otorinolaringoiatra francese, ed è praticato in tutto il mondo da oltre 40 anni.
L’Auditory Integration Training A.I.T. o metodo Bérard è stato progettato per normalizzare l'udito e il modo in cui il cervello elabora le informazioni uditive.
Le anomalie acustiche possono influenzare molti aspetti della normale vita quotidiana, compromettendone il comportamento,l’interazione sociale, il linguaggio e l'apprendimento.
Pertanto, l’Auditory Integration Training A.I.T. o metodo Bérard viene effettuato con l’obiettivo di normalizzare la risposta uditiva in tutte le frequenze entro il normale campo uditivo.
![ait metodo ait](http://jashuabushpsicologa.it/wp-content/uploads/2023/06/ait.jpg)
Metodo AIT: Il Suo Impiego
Il Metodo AIT può essere applicato con successo in molti disturbi che possono alterare uno sviluppo armonico del bambino. Ad esempio è proposto nei bambini che presentano diagnosi o presunti disturbo di:
- Dislessia,
- ADD / ADHD Disturbo da Deficit di Attenzione
- Alterata sensibilità uditiva
- Autismo
- Ritardo nello sviluppo
- Scarsa concentrazione
- Difficoltà scolastici
I vantaggi riscontrabili con la terapia di integrazione uditiva sono ampi, ad esempio si osserva:
- Diminuzione dei problemi sensoriali uditivi
- Diminuzione dei comportamenti stereotipati
- Miglioramento della capacità di comunicazione
- Diminuzione dei comportamenti impulsivi
- Miglioramento della capacità di apprendimento
- Miglioramento delle competenze sociali
- Riduzione dei ritardi e delle distorsioni uditive
- Miglioramento del linguaggio recettivo ed espressivo
- Maggior capacità di gestione degli ambienti rumorosi
- Miglioramento della comprensione
- Miglioramento delle capacità scolastiche
- Miglioramento della capacità di attenzione e concentrazione
Come Si Svolge
Il trattamento di rieducazione uditiva messo a punto dal dott. Berard prevede 20 sedute da mezz'ora ciascuna in cui il paziente ascolterà della musica filtrata da uno speciale macchinario di modulazione sonora, l'Euducador, attraverso delle cuffie.
![eareducador eareducador](http://jashuabushpsicologa.it/wp-content/uploads/2023/06/eareducador.jpg)
Il trattamento va svolto in 10 giorni e quindi sono previste 2 sedute giornaliere con un intervallo temporale di almeno 3 ore tra la fine della prima e l'inizio della seconda.
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La modulazione della musica secondo la modalità del training uditivo AIT può aiutare l'ascoltatore a "sintonizzarsi" con il proprio ambiente.
Fondamentalmente, l'ascoltatore non può anticipare i cambiamenti casuali della musica durante le sessioni di ascolto (cioè la modulazione); e quindi non può abituarsi o ignorare la musica.
L'AIT riqualifica un sistema uditivo disorganizzato, anche rafforzando il debole muscolo dell'orecchio chiamato stapedio, il cui scopo è quello di stabilizzare la staffa. Lo stapedio smorza le vibrazioni della staffa. Impedisce il movimento eccessivo della staffa, contribuendo a controllare l'ampiezza delle onde sonore, dall'ambiente esterno generale all’orecchio interno.
La paralisi dello stapedio consente una più ampia oscillazione della staffa e questa condizione, nota come iperacusia, fa sì che i suoni normali siano percepiti come molto rumorosi.
Con il metodo A.I.T viene stimolato anche il sistema vestibolare.
I genitori riportano miglioramenti nel comportamento, nel controllo emotivo, nella capacità di ascolto, nelle abilità musicali, nella motivazione e nella concentrazione.
Gli adulti riportano gli stessi benefici ponendo l'accento sulla chiarezza del pensiero, il miglioramento dell'umore, oltre alla capacità di pensare a un livello astratto.
Durante il training uditivo si possono verificare delle momentanee regressioni che solitamente sono di tipo comportamentale, causate dai sentimenti di insicurezza che il bambino prova con le sue nuove percezioni che devono essere integrate tra di loro.
Come Funziona Il Metodo AIT
In queste righe cercherò di rispondere ad una domanda ben precisa ...
Come il Metodo Berard AIT impatta sul processo di elaborazione uditiva?
Con il termine di "elaborazione uditiva" mi riferisco al modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni uditive che riceve.
Noi percepiamo i suoi attraverso le orecchie, ma poi dobbiamo tradurre in un significato le informazioni ricevute e così cerchiamo di ordinarle, di categorizzarle e di interpretarle in modo da comprenderle appieno.
Elaboriamo le informazioni uditive con il nostro cervello.
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Se le informazioni uditive, composte da suoni e parole, che entrano nelle nostre orecchie, sono distorte, diventa complicato dargli un senso. Non riusciremo ad elaborarle in modo efficace. Le distorsioni possono presentarsi in varie forme:
- ipersensibilità
- lentezza
- squilibri nel segnale uditivo ecc.
Alcune di queste possono impattare negativamente sulla qualità della nostra azione quotidiana. Sono distorsioni che complicano la nostra capacità di differenziazione tra "segnale" e "rumore", dove il primo è l'informazione importante che stiamo cercando di decifrare e il secondo è il suono fastidioso che non ci apporta nessun dato utile.
Se il segnale è forte rispetto al rumore noi siamo in grado di elaborare le informazioni uditive che ci arrivano, in caso contrario iniziamo ad avere dei problemi in questo sistema di processazione.
Le distorsioni, le ipersensibilita e i vari squilibri uditivi possono rendere meno chiaro il segnale e confonderlo tra i tanti rumori presenti nell'ambiente che ci circonda con un effetto pericoloso per noi: l'incapacità di cogliere le informazioni uditive importanti.
Nella pratica, avremmo difficoltà a cogliere queste informazioni, in un aula scolastica o al ristorante e in ogni situazione dove ci siano più persone che parlano e vari rumori disturbanti di fondo.
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Il Metodo AIT Berard va a rafforzare la nostra capacità di inibire il rumore di fondo rendendo più semplice il nostro tentativo di discriminare con precisione il segnale informativo che arriva alle nostre orecchie al fine di riuscire a porvi la necessaria attenzione.
Spesso, l'ipersensibilità e le varie distorsioni originano da picchi in alcune frequenze uditive, che vanno a sovrastare le altre frequenze sonore vicine.
L'ipersensibilità e le distorsioni uditive possono essere rilevate da un test uditivo che quasi sempre metto a disposizione prima di sottoporre il paziente al programma di rieducazione uditiva messo a punto dal dott. Berard.
Picchi molto alti possono creare ipersensibilità uditiva. Questo significa che si può essere più sensibili a determinati suoni che disturbano anche ad intensità basse.
I suoni che compongono la nostra vita quotidiana, possono diventare fastidiosi e spiacevoli e, in alcuni casi, creare un vero e proprio disagio.
Anche il rumore della pioggia, rilassante e piacevole ai più, può risultare forte e aggressivo per alcuni.
Quando una persona presenta vari picchi sonori nel proprio profilo uditivo, si creano le cosiddette "valli" cioè dei punti bassi tra due picchi che sono all'origine di quell' "effetto maschera" in cui tutte le frequenze presenti nelle "valli" vengono nascoste e soffocate dai picchi circostanti.
E' la situazione in cui si trovano non poche difficoltà a distinguere le tipologie di suoni che arrivano alle nostre orecchie con la relativa impossibilità di comprendere bene i messaggi che ci vengono passati.
L'obiettivo del Metodo AIT Berard, quindi, è eliminare i picchi e le valli presenti nel profilo uditivo del paziente per andare a ridurre al minimo o risolvere sia l'ipersensibilità che l' effetto maschera, trasformando l'ascolto in un'esperienza piacevole e rendendo più facile e diretta la comprensione delle informazioni uditive importanti.
Un'altra causa all'origine di varie problematiche di comprensione, è una carenza di "dominanza uditiva".
Proprio come noi ci dividiamo tra "destri" o "sinistri" nello scrivere o nel calciare un pallone, siamo destri o mancini di orecchio. Questo significa che noi iniziamo ad elaborare il segnale uditivo a partire dall'orecchio dominante, che può essere quello destro o quello sinistro.
C'è da sapere che l'elaborazione uditiva che passa primariamente dall'orecchio destro è più veloce ed efficace, poiché il segnale uditivo viene mandato direttamente all'emisfero cerebrale sinistro, dove si trovano le aree cerebrale che governano il linguaggio.
Quando invece il segnale uditivo viene acquisito dall'orecchio sinistro, si sposta nell'emisfero cerebrale destro, per poi essere deviato verso i centri del linguaggio presenti nell'emisfero sinistro. Questo ulteriore passaggio causa un piccolo rallentamento del processo di elaborazione uditiva.
A volte il segnale uditivo può definirsi "misto", cioè l'orecchio destro risulta dominante per alcune frequenze, mentre il sinistro lo sarà per altre. Così alcuni suoni entrano da destra altri da sinistra.
Questo si traduce in un sistema di elaborazione complesso: alcuni suoni vengono elaborati subito altri con un leggero ritardo.
Questo rallentamento causa non pochi problemi nella traduzione dei segnali uditivi in parole e significati. Il messaggio ricevuto non risulterà abbastanza chiaro per essere elaborato in modo adeguato e comprensibile.
Secondo il dott. Berard per ottenere per rendere ottimale il processo di elaborazione uditiva il lavoro dei due orecchi dovrebbe essere uniforme e coordinato: ci0è dovremmo sentire allo stesso modo da entrambi gli orecchi.
Quando la percezione uditiva è squilibrata avremo difficoltà a localizzare i suoni e problemi nell'elaborare il segnale uditivo. Non sappiamo da dove proviene un suono e lo percepiamo in maniera distorta e non facilmente comprensibile.
Una ricezione uditiva disomogenea può essere rivelata attraverso un test uditivo, che di solito faccio ad ogni paziente, e metterà in risalto come le modalità di lavoro dei due orecchi divergono tra loro. Già dopo 10 sedute del programma di rieducazione uditiva, si può iniziare a notare un significativo miglioramento nel coordinamento tra i due orecchi.
Questo si traduce in un miglioramento della localizzazione e della percezione del suono.
Ma parliamo meglio delle distorsioni uditive che possono causare in noi e nei nostri bambini non pochi problemi ..
Le Principali Anomalie Uditive
Le anomali uditive più comuni tra i bambini sono:
Lentezza Nel Decodificare I Suoni
Può manifestarsi in un linguaggio lento e in un deficit dell'attenzione. Può essere l'origine di difficoltà di comprensione dei messaggi orali, di ritardo, di stanchezza e insuccesso scolastico.
Udito Doloroso (Algiacusia)
È un’ipersensibilità uditiva verso una o più frequenze alte (suoni acuti). Spinge all’isolamento, alla tendenza ad evitare e ad allontanarsi dal rumore, al chiudere le orecchie con le mani.
Dislateralità Uditiva
La lateralizzazione uditiva destra o sinistra è spesso associata alla lateralizzazione della mano e del corpo.
Nei casi di mancata lateralizzazione può accadere che l’ascolto diviene alternato in modo casuale, alcune frequenze vengono udite dall’orecchio destro e le altre dal sinistro.
Questo causa una alterata percezione delle lettere, in quanto, se il centro del linguaggio percepisce in modo casuale le informazioni, le lettere non possono essere situate nel loro ordine e il messaggio verrà recepito distorto, con conseguenza una percezione invertita dei fonemi e di riflesso una difficoltà nella scrittura.
Anche l’energia impiegata per la comprensione del messaggio è superiore alla norma, l’attenzione sarà quindi più breve.
Rimanenze
Alcune persone non smettono di sentire un suono una volta sparito.
Rimane nelle loro orecchie per mescolarsi con un suono successivo, che non viene percepito, quindi, in modo nitido. Questa anomali complica notevolmente la possibilità di seguire con efficacia conversazioni e lezioni orali.
Blocco Emozionale
Anche il “mondo emotivo” può manifestare dei disturbi da ricondurre ad imperfezioni nella percezione uditiva.
Acufeni
Rumori che si originano all’interno dell’apparato uditivo, possono compromettere la qualità della vita della persona che ne soffre.
In Sintesi Alcuni Effetti Positivi Del Training Uditivo Potrebbero Essere:
- Comportamento generalmente più calmo
- Dimostrazione coerente del comportamento appropriato all'età
- Volume della voce più appropriato per una determinata situazione
- Miglioramento delle prestazioni accademiche
- Migliore capacità di concentrazione e partecipazione
- Interazioni più facili con gli altri
- Miglioramento delle abilità sociali
- Miglioramento del linguaggio espressivo
- Miglioramento della discriminazione linguistica
- Migliore comprensione del linguaggio
- Migliore capacità di concentrazione
- Miglioramento della scrittura
- Aumento del contatto visivo
- Aumento dell'autostima
- Maggior partecipazione alle attività sociali
- Maggiore interesse per la verbalizzazione e le abilità comunicative
- Riduzione dell’iperattività
- Aumento dell’attenzione
- Riduzione dell’iperacusia
- Riduzione dell’acufene
- Riduzione delle risposte ai rumori forti
- Meno irritabilità
- Meno impulsività e irrequietezza
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